
#DUTCHGP – MOTO GP, Bagnaia vince la gara che riapre il mondiale
Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo Team) vince il Motul TT di Assen mentre il leader della classifica Fabio Quartararo (Monster Energy Yamaha MotoGP™) cade, si rialza e finisce di nuovo a terra: riparte quindi dall’Olanda la rincorsa iridata dell’italiano della Ducati, in una gara che ha offerto colpi di scena a ripetizione fino all’ultima chicane.
Podio d’esordio inoltre per il rookie Marco Bezzecchi (Mooney VR46 Racing Team) e prima volta in top 3 per Maverick Vinales da quando veste i colori Aprilia Racing.
Ma è stato l’uomo finito in quarta piazza a offrire una delle performance più coinvolgenti: Aleix Espargaro (Aprilia Racing) ha infatti rimontato dalla quindicesima posizione dopo essere stato spinto fuori pista dalla prima caduta di Quartararo: guadagnando 13 punti, riapre il Mondiale.
Equilibri confermati
Al via è il poleman Bagnaia ad andare in testa, mentre dietro di lui si piazzano immediatamente la RS-GP di Espargaro e la M1 di Quartararo, che confermano così gli equilibri visti durante le prove.
Le iniziali schermaglie fra i due inseguitori danno un piccolo aiuto al numero 63, che durante il primo giro sfiora il secondo di vantaggio. La sua non sarà una fuga: il gap viene ricucito rapidamente.
Fabio esagera
Al quinto giro, alla curva 5, Quartararo perde l’anteriore mentre tenta un affondo su Espargaro: il primo finisce a terra, il secondo viene urtato ed è costretto a un’escursione nella via di fuga. Il patatrac mette in seconda posizione Bezzecchi, a circa un secondo e mezzo da Bagnaia e con Jorge Martin (Prima Pramac Racing) a seguire.
Espargaro e Quartararo riprendono subito la pista: lo spagnolo si lancia in una rimonta furibonda, mentre il francese rientra ai box dopo qualche giro e riparte. A quel punto i progressi maggiori sono opera di Vinales, al quarto posto e all’inseguimento di Martin dopo essere scattato dall’undicesima casella.
Doppio KO
Al 14° giro, un altro imprevisto per Quartararo. Stessa curva, la cinque, diventata ormai una trappola per il campione del mondo in carica e leader del Mondiale. La dinamica questa volta è diversa. Perde il posteriore in uscita: la M1 si scompone e il numero 20 viene sbalzato dalla sella. Finisce a terra. La disfatta è definitiva.
Gocce di pioggia
A dieci giri dalla bandiera a scacchi sulle visiere dei piloti compaiono delle gocce di pioggia. Viene aperta la possibilità di effettuare il cambio moto, ma non sarà necessario. Nel frattempo Vinales scavalca Martin e si porta in zona podio, mentre il compagno di squadra Espargaro è risalito fino alla settima posizione.
Miller all’attacco
I giochi sono tutt’altro che fatti: mentre Bagnaia e Bezzecchi viaggiano indisturbati, il terzo posto è più aperto che mai con Jack Miller (Ducati Lenovo Team), che ha già scontato un long lap penalty per aver ostacolato Vinales nella giornata di sabato, proprio in scia allo spagnolo e marcato da Brad Binder (Red Bull KTM Factory Racing). Al penultimo giro, nell’ultima chicane, l’australiano tenta il sorpasso sul numero 12 ma fallisce: il pilota di Noale prende così un margine che gli basterà per proteggere la terza posizione fino alla fine. Mentre dietro di lui si prepara l’ultimo colpo di scena.
Staccata micidiale
Espargaro, sesto, mette infatti nel mirino Miller e Binder. Se li beve entrambi all’ultima occasione possibile, alla variante finale, con una manovra da enciclopedia a raddrizzare una gara che sembrava compromessa. Il sudafricano termina in top 5, mentre Miller è sesto davanti a Martin e Joan Mir (Team Suzuki Ecstar), protagonista di due brividi nelle fasi di partenza: prima è stato toccato dalla KTM di Miguel Olivera (Red Bull KTM factory Racing) mentre i due raggiungevano le rispettive caselle sulla griglia, con la RC16 che perdeva alcuni dettagli aerodinamici. Poi, al via, ha urtato lateralmente Luca Marini.
Lo scenario iridato dopo Assen
In classifica generale Aleix Espargarò è ora a 21 punti di distacco da Quartararo. Bagnaia sale invece di due posizioni e si porta al 4° posto con 66 lunghezze da recuperare. Terzo è Johann Zarco (Prima Pramac Racing), 13° ad Assen.
Top 10:
1. Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo Team)
2. Marco Bezzecchi (Mooney VR46 Racing Team) + 0.444
3. Maverick Viñales (Aprilia Racing) + 1.209
4. Aleix Espargaro (Aprilia Racing) + 2.585
5. Brad Binder (Red Bull KTM Factory Racing) + 2.721
6. Jack Miller (Ducati Lenovo Team) + 3.045
7. Jorge Martin (Prima Pramac Racing) + 4.340
8. Joan Mir (Team Suzuki Ecstar) + 8.185
9. Miguel Oliveira (Red Bull KTM Factory Racing) + 8.325
10. Alex Rins (Team Suzuki Ecstar) + 8.596
“C’è qualcosa per cui non danno punti ma che per me è estremamente importante, soprattutto in termini di campionato, ed è la sensazione di sentirmi il migliore in pista. Oggi sono tornato ad avere quel feeling. Ho ce l’ho fatta per tutto il weekend e sono piuttosto certo che la vittoria sarebbe stata all’interno delle nostre potenzialità.La mia Aprilia oggi è stata straordinaria.Purtroppo il contatto è stato una situazione sfortunata e dopo mi sono concentrato solo sul dare il cento per cento e dimostrare la mia velocità .In vista del weekend avevo detto che il mio obiettivo era quello di ridurre il distacco di punti da Fabio prima della pausa estiva e ci siamo riusciti, con una prestazione importante, sono sicuro che mi mancherà la mia RS-GP molto presto!”
Aleix Espargaró P4
“E’ stato un Gran Premio difficile, con tanti alti e bassi. Peccato perché mi sentivo bene sia nelle FP4 che stamattina, mentre in gara mancava qualcosa alle curve di destra. È un periodo un po’ impegnativo, ma prendiamo questi punti e rimaniamo positivi. Adesso prendiamo una piccola frenata per resettare e tornare a Silverstone con un obiettivo prefissato: tornare tra i protagonisti, e sono sicuro che potremo farlo già in Inghilterra”.
Enea Bastianini P11
“Una bella gara dove sono riuscito a fare dei buoni sorpassi nei primi giri. Qualche goccia di pioggia mi ha fatto perdere aderenza in curva, cosa che di conseguenza mi ha fatto perdere il contatto con il gruppo. In ogni caso sono soddisfatto della lavoro che abbiamo fatto per tutto il weekend e sono particolarmente contento del primo podio di Maverick con l’Aprilia e della gara capolavoro di Aleix”.
Lorenzo Savadori P20
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