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MOTOGP – SPRINT: Martin prova la fuga, ma Bagnaia lo riprende e vince
Stesso posto, stessa ora, due settimane dopo. La Tissot Sprint del Gran Premio Pramac dell’Emilia-Romagna ha avuto un avvio identico. Ma si è conclusa con un verdetto diverso.
La partenza di Jorge Martin (Prima Pramac Racing), negli effetti, è stata una fotocopia di quella espressa nel precedente round di San Marino, corso sulla stessa pista, Misano. Nonostante la pole mancata nelle qualifiche, lo spagnolo si è messo subito in testa e ha preso un piccolo ma non indifferente margine su Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo Team), scattato dalla prima casella in entrambe le occasioni.
Martin prova a scappare
Nei primi giri, a dividere il duo di testa, circa mezzo secondo con il numero 89 nel ruolo di lepre. Poi, però, le cose si sono sviluppate diversamente rispetto a 14 giorni prima, quando nel GP di San Marino Martin s’è messo al collo l’oro. L’iberico non è riuscito a contenere il ritorno del rivale, capace di recuperare metri soprattutto nel terzo settore, dove sono presenti le tre curve a destra veloci che precedono il tornante del Carro.
Fuga rientrata
Al settimo passaggio la coppia era vicinissima, ma Bagnaia si è scomposto alla curva 5, perdendo qualche decimo. Ci ha impiegato poco per recuperare. E nel giro successivo si è fatto trovare pronto quando Martin ha compiuto l’errore che gli è costato la prima posizione: lo spagnolo è andato largo proprio nella curva che precede il Carro. Bagnaia ha presto dato uno strappo di circa mezzo secondo che il numero 89 non è poi riuscito a ricucire: sotto la bandiera a scacchi ha incassato quasi tre decimi di ritardo.
Bastianini come un diesel
A un secondo di ritardo da Martin, terzo, Enea Bastianini (Ducati Lenovo Team), scattato dalla prima fila insieme ai due compagni di marca in sella alle GP24. Nelle fasi finali il romagnolo è riuscito a replicare il ritmo della coppia in testa, ma ha pagato il minore brio espresso in apertura.
Errori e piazzamenti
Ai piedi del podio Marc Marquez (Gresini Racing motoGP™), che è riuscito ad arginare Pedro Acosta (Red Bull GASGAS Tech3) nonostante un errore: al nono dei tredici giri previsti è uscito di pista ed è poi rientrato. A punti anche Brad Binder (Red Bull KTM Factory Racing), Fabio Quartararo (Monster Energy Yamaha MotoGP™), Marco Bezzecchi (Pertamina Enduro VR46 Racing Team) e Franco Morbidelli (Prima Pramac Racing), finiti nell’ordine.
MOTOGP – RACE: Ultimo giro col coltello fra i denti: Bastianini ha la meglio su Martin
Una ventina di giri insieme, uno dietro l’altro, separati al massimo da qualche decimo, spesso vicinissimi. Poi, la resa dei conti all’ultimo passaggio.
A giocarsi i 25 punti in palio a Misano per il Gran Premio Pramac dell’Emilia-Romagna, Jorge Martin ed Enea Bastianini, protagonisti di un duello costruito per circa mezz’ora e poi risolto in pochissimi secondi, con una manovra aggressiva e intensa.
Si è deciso tutto alla curva 4, quando l’asso del Ducati Lenovo Team si è infilato all’interno del rivale in staccata, al limite, la moto scomposta. Lo spagnolo in sella alla GP24 targata Prima Pramac Racing, esterno, ha provato a resistere ma è stato costretto ad andare largo, poi fuori pista, a causa dell’attacco del riminese. Ha perso parecchio tempo e la possibilità di replicare, ma non un secondo posto ottenuto davanti a Marc Marquez (Gresini Racing MotoGP™), avvantaggiato dalle cadute di chi lo precedeva: prima Brad Binder (Red Bull KTM Factory Racing), poi Pedro Acosta (Red Bull GASGAS Tech3). Ma soprattutto, guardando allo scenario iridato, Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo Team).
La gara di Bagnaia
Il campione del mondo in carica, secondo nella classifica generale, è finito a terra al ventunesimo dei 27 giri previsti mentre tentava di ricucire un ritardo accumulato nella prima metà di gara, quando è scivolato oltre tre secondi dietro ai leader Martin e Bastianini, nonostante un efficace avvio dalla pole position. Al quindicesimo passaggio il numero 1 ha poi messo il turbo, facendo segnare il miglior crono della gara e abbassandolo ulteriormente nel successivo. Sarebbe riuscito a raggiungere il duo di testa? Chi lo sa. La caduta ha messo fine alle sue speranze.
Quarto posto per Bezzecchi
Ai piedi del podio Marco Bezzecchi (Pertamina Enduro VR46 Racing Team), che ha chiuso davanti a Franco Morbidelli (Prima Pramac Racing) e Maverick Vinales (Aprilia Racing). Settima piazza per Fabio Quartararo (Monster Energy Yamaha MotoGP™), scivolato indietro di due posizioni nel finale dopo essere stato quinto per gran parte dei giri conclusivi.
A Ducati il titolo costruttori
Da quando corre in MotoGP™, Bastianini non ha mai mancato il podio a Misano. Regala a Ducati la vittoria numero cento nella classe regina, nel giorno in cui Borgo Panigale mette matematicamente le mani sul titolo costruttori.
“Questa vittoria è un grande risultato, perché abbiamo costruito un crescendo in questo fine settimana. Ieri ci mancava qualcosa per lottare per la vittoria, ma abbiamo lavorato fino a tardi per mettere insieme tutti i pezzi e trovare una soluzione in vista della gara di oggi, e ha funzionato. Jorge (Martín) è stato estremamente veloce per tutta la gara e c’è stato un momento in cui non ero sicuro di poter rimanere con lui, perché ho iniziato a sentire un po’ di vibrazioni al retrotreno. Con il passare dei giri, però, ho cercato di capire come minimizzare il problema. Negli ultimi giri, ovviamente, viene fuori qualcosa in più che ti permette di lottare per la vittoria. Alla fine ho fatto la mia mossa: quando mi sono tuffato, Jorge ha cercato di chiudere la porta e questo mi ha costretto a piegarmi un po’, provocando il bloccaggio dell’anteriore. Ho cercato di affidarmi il più possibile al posteriore, assicurandomi di poter fare la curva, e ha funzionato”.
Enea Bastianini – P1
“Ho fatto una buona partenza e stavo lottando duramente in una posizione in cui potevamo tirare fuori il nostro ritmo, che pensavo fosse migliore, ma poi la vibrazione è ricominciata ed è stato difficile guidare. Mi ha limitato nella guida. Lavoriamo e vediamo se possiamo migliorare per l’Indonesia”.
Augusto Fernández P18
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