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MOTOGP – SPRINT: Bagnaia rullo compressore: non ha rivali a Assen
La domanda è rimasta viva per tre giri: Jorge Martin sarebbe riuscito a impensierire Francesco Bagnaia nella Tissot Sprint del Motul TT di Assen? Al secondo passaggio, quando erano in prima e seconda posizione, hanno siglato lo stesso identico crono: 1:31.698.
Lo spagnolo del team Prima Pramac Racing, poco dopo, ha però iniziato a perdere terreno e tagliato il traguardo con oltre due secondi di ritardo dal campione del mondo in sella alla GP24 del Ducati Lenovo Team, che nei Paesi Bassi, dove si corre l’ottavo round del 2024, era apparso in gran spolvero dal primo turno di prove.
Al termine dei 13 giri previsti nel sabato pomeriggio olandese il bronzo è andato a Maverick Vinales, che ha occupato la terza piazza per gran parte della Sprint senza mai, però, riuscire a ricucire lo strappo dato all’inizio dai due leader. L’asso del box Aprilia Racing ha chiuso a oltre quattro secondi dal vincitore.
Quarta piazza in bilico
I piazzamenti ai piedi del podio sono stati più indecisi che mai, con cinque piloti in lizza per la quarta posizione a qualche giro dalla bandiera a scacchi. Si trattava di Alex Marquez (Gresini Racing MotoGP™), Brad Binder (Red Bull KTM Factory Racing), Enea Bastianini (Ducati Lenovo Team), Aleix Espargaro (Aprilia Racing) e Fabio Di Giannantonio (Pertamina Enduro VR46 Racing Team).
Rimonta per Bastianini
Al nono dei 13 passaggi previsti è stato Bastianini, che era partito 11°, ad aprire le danze: ha infilato prima Binder e poi, all’ultima variante, il più giovane dei fratelli Marquez, portandosi in quarta posizione. Quasi contemporaneamente, Espargaro sorpassava Binder per poi vanificare la manovra con un errore alla curva successiva.
La mossa di Di Giannantonio
Al penultimo giro, sempre alla esse finale, Di Giannantonio si è messo all’interno di Binder portandosi dalla settima alla sesta posizione. Ha poi approfittato di un’incertezza in accelerazione di Alex Marquez per mettersi quinto, con Bastianini già quarto in solitaria. Dietro al romano, nel frattempo, si riaffermava Espargaro. Lo spagnolo nell’ultimo giro ha messo il numero 49 nel mirino: ma mentre affrontava le velocissime curve a sinistra da quarta marcia che precedono la variante finale, ha perso l’anteriore finendo a terra.
Sotto la bandiera a scacchi, dietro a Bastianini e Di Giannantonio, sono quindi transitati dalla sesta posizione in avanti Binder, Alex Marquez, Fabio Quartararo (Monster Energy Yamaha MotoGP™) e Franco Morbidelli (Prima Pramac Racing).
Il pilota in sella alla GP23 del team Gresini Racing MotoGP™ è stato poi retrocesso a ottavo per non aver assecondato un long lap penalty che gli era stato assegnato per non aver rispettato i limiti della pista. Giornata da dimenticare nell’altra metà del box di Faenza: Marc Marquez, già caduto in qualifica e scattato dalla settima casella, è finito a terra al secondo giro della Sprint mentre lottava per la top 5. Fra i piloti caduti anche Lorenzo Savadori, tester Aprilia Racing impegnato nel fine settimana olandese come wildcard: ha riportato fratture multiple dei processi trasversi del tratto lombare della colonna vertebrale ed è stato dichiarato ‘unfit’ per la gara di domenica.
MOTOGP – RACE: Una vittoria al bacio: ad Assen Bagnaia fa bottino pieno
Ce l’ha tatuato sul braccio destro da quando, qui, otto anni fa ha vinto la sua prima gara nella classe Moto3™: il circuito di Assen per Francesco Bagnaia è territorio amico. Affermandosi nell’ottavo round del 2024 sui 4,5 chilometri del tracciato olandese, il pilota del Ducati Lenovo Team ha centrato il terzo successo di fila in questa stagione dopo essere salito sul gradino più alto del podio a Barcellona e al Mugello. Completa inoltre un ulteriore tris: l’acuto si aggiunge infatti ai due già offerti nei Paesi Bassi nel 2022 e 2023, tutti nella classe regina.
Martin resiste, poi molla
La GP24 del campione del mondo in carica ha tagliato il traguardo con oltre 3,5 secondi di vantaggio su quella di Jorge Martin, che ha limitato i danni in ottica iridata: lo spagnolo del team Prima Pramac Racing, scattato dalla quinta casella dopo essere stato penalizzato per aver ostacolato un altro pilota nelle qualifiche, nei primi due giri ha perso metri importati. Di lì in poi è riuscito a mantenere il distacco da Bagnaia attorno al secondo, rispondendo ai tentativi di fuga dell’italiano fino a poco oltre il giro di boa dei 26 passaggi previsti. A quel punto, ha alzato bandiera bianca. In classifica ha ora 10 punti di margine sul compagno di marca.
Bastianini sul podio
A chiudere il podio del Motul TT di Assen è Enea Bastianini, che si è fatto largo dalla decima casella della griglia. Dopo un avvio non particolarmente brillante, il romagnolo del Ducati Lenovo Team ha recuperato una posizione dietro l’altra e al quindicesimo passaggio ha agganciato il trenino in lotta per il podio, del quale facevano parte Fabio Di Giannantonio (Pertamina Enduro VR46 Racing Team), Marc Marquez (Gresini Racing MotoGP™), Maverick Vinales (Aprilia Racing) e Pedro Acosta (Red Bull GASGAS Tech3).
I sorpassi
Tre giri più tardi lo spagnolo in sella alla RC16 ha perso la sua posizione proprio a vantaggio di Bastianini, che dopo due passaggi ha approfittato di un’incertezza di Di Giannantonio all’uscita dall’ultima curva per mettersi quinto.
Il contatto con Marquez
Al ventunesimo giro, alla prima staccata, l’ufficiale Ducati ha quindi attaccato Marc Marquez: i due si sono toccati e lo spagnolo è finito fuori pista, perdendo terreno. Al passaggio successivo, all’ultima esse, l’ultimo affondo di Bastianini per la terza posizione: il riminese ha infilato Vinales e si è poi preso un piccolo margine lasciando l’iberico alle prese con il connazionale Marc Marquez e Di Giannantonio, tornati a farsi sotto dopo qualche singhiozzo.
Bagarre a tre
In ballo c’era la quarta posizione: all’ultimo giro, nella sinistra veloce che precede la variante finale, il pilota dell’Aprilia è andato largo lasciando la porta apertissima. I rivali si sono infilati entrambi: l’ufficiale di Noale è riuscito a rispondere a Di Giannantonio all’ingresso della esse, ma ha poi toccato l’area verde che delimita la pista. La sua posizione è stata quindi data all’italiano, che si è visto poi promuovere a quarto: Marc Marquez, ai piedi del podio sotto la bandiera a scacchi, è scivolato in decima piazza per un’irregolarità nella pressione degli pneumatici, assegnata dopo la gara.
Caduta per Acosta
Acosta, che navigava settimo in solitaria dopo aver perso contatto con il gruppo davanti, è caduto all’ultimo giro consegnando la sua posizione a Brad Binder (Red Bull KTM Factory Racing).
“È stato incredibile, anche se la gara in sé è stata un po’ strana. Ho cercato di spingere al massimo fin dall’inizio, ma faticavo un po’ con il posteriore, soprattutto in uscita dalle curve a destra. Il feeling è migliorato giro dopo giro e, quando gli altri hanno rallentato un po’, sono riuscito a mantenere il mio ritmo e a spingere di più. Sono riuscito a colmare il divario con i piloti in lotta per il podio: Ho provato e mi sono divertito con alcuni sorpassi e sono arrivato terzo. Ovviamente sapevo che Pecco era fuori portata e anche Martín ha fatto un buon lavoro per cercare di stargli dietro, quindi va bene così. Sono molto contento e vorrei ringraziare la squadra per il lavoro svolto perché due giorni fa non eravamo nelle condizioni di fare bene, mentre ora siamo sul podio”.
Enea Bastianini – P3
“Un fine settimana molto difficile, in cui mi è mancato il feeling con la pista. Speravo in qualcosa di più oggi, ma sapevo anche che era importante finire la gara. Almeno ho preso due punti. È stato un piccolo risultato positivo. Non vedo l’ora che arrivi il Sachsenring, dove spero di poter essere un po’ più competitivo”.
Augusto Fernández P14
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