Savadori

#FrenchGP – MOTOGP, SPRINT & RACE – Zarco vince

MOTOGP – SPRINT: Sfogo iniziale di Quartararo, ma è Marc Marquez a vincere

Chiamato a reagire dopo essere caduto nella domenica del GP di Jerez, circa due settimane fa, a Le Mans Marc Marquez non ha fatto sconti e si è aggiudicato l’oro della Tissot Sprint del Gran Premio Michelin® di Francia.

Il 32enne del Ducati Lenovo Team fotocopia così lo stesso risultato ottenuto in tutti i precedenti sabati del 2025, nei quali ha sempre vinto. Lo fa insieme al fratello Alex, che con i colori BK8 Gresini Racing MotoGP si è aggiudicato tutti gli argenti in palio finora.

A chiudere il podio il rookie Fermin Aldeguer (BK8 Gresini Racing MotoGP), che nella seconda metà di gara è riuscito a piegare il poleman Fabio Quartararo (Monster Energy Yamaha MotoGP™), impegnato nel round di casa: per lui il podio è sfumato per 6 decimi.

Ma andiamo con ordine.

La partenza
Al via il più pronto è stato Marc Marquez, scattato dalla seconda casella. L’iberico alla prima curva ha però esagerato finendo ampiamente fuori traiettoria. Ha così dovuto cedere il comando a Quartararo, che in apertura si è preso oltre mezzo secondo di margine.

Bagnaia KO
Al secondo giro, il primo colpo di scena con Francesco Bagnaia, quarto, scivolato alla terza curva. L’italiano del Ducati Lenovo Team ha perso l’anteriore in fase di inserimento e chiuso il suo sabato nella ghiaia.

Nel frattempo Marc Marquez stava ricucendo sul leader Quartararo, portandosi dietro Alex, terzo. Il numero 93 ha ripreso il transalpino al sesto giro. L’ha attaccato alla prima variante, ma in maniera imprecisa. Ciò ha permesso al numero 20 di rispondere e riprendere il comando. Nella frenata della curva 8 un nuovo attacco, questa volta andato a segno. Il più grande dei fratelli Marquez ha dato subito uno strappo e nel corso della Sprint ha accumulato fino a circa un secondo e mezzo sugli inseguitori, gestiti nel finale.

Bagarre per il podio
Mentre vedeva allontanarsi il nuovo leader della corsa, dopo essere stato ridimensionato in seconda posizione al sesto giro, Quartararo si è dovuto difendere da Alex Marquez, che l’ha superato all’ottavo passaggio.

Aldeguer, quarto, nel frattempo stava annullando il suo distacco dal francese. Al decimo giro ha acceso la miccia con il primo di una serie di attacchi: la coppia è stata protagonista di un duello fatto di incroci di traiettorie e manovre aggressive, l’ultima delle quali ha costretto Quartararo a rialzare la moto mentre si trovava in curva. L’asso della Yamaha ha poi tagliato il traguardo in quarta piazza.

Sfida fra KTM
Quinto sotto alla bandiera a scacchi Maverick Vinales (Red Bull KTM Tech3), che nelle fasi iniziali faceva parte di un trio di RC16 collocato fra la quinta e la settima posizione. Insieme a lui la coppia Red Bull KTM Factory Racing formata Pedro Acosta e Brad Binder. Il sudafricano è caduto al quinto dei tredici passaggi previsti, lo spagnolo all’ultimo, mentre era davanti a Vinales. Risalito in sella, ha chiuso 19esimo. Di qualche giorno fa un intervento chirurgico al braccio destro al quale si è sottoposto per sindrome compartimentale.

Honda e Aprilia
Sesta posizione per Johann Zarco (Castrol Honda LCR), il migliore in sella alla RC213V.

Fra le Aprilia Raul Fernandez (Trackhouse Racing MotoGP) è stato il più concreto: decimo. Nelle fasi iniziali l’ufficiale Marco Bezzecchi era quinto, ma ha poi commesso un errore che l’ha relegato nelle retrovie.

La classifica della MotoGP
Guadagnando tre punti in più del fratello Alex, Marc Marquez si riprende la testa del campionato, ceduta a Jerez. Oggi si è aggiudicato la sesta Tissot Sprint consecutiva: è il primo pilota a riuscirci. Nella corsa al titolo l’ufficiale Ducati ha ora due lunghezze di vantaggio sul numero 73. Bagnaia, terzo, scivola a -31.


MOTOGP – RACE: Pioggia e caos a Le Mans, Zarco vince il suo GP di casa

Al primo giro del Gran Premio Michelin® di Francia, dopo essere stato spinto fuori pista da un altro pilota, Johann Zarco era fuori dalla zona punti. La sua domenica sembrava compromessa.

All’inizio dell’ultimo passaggio, era in testa con venti secondi di vantaggio sul più veloce degli inseguitori. Il suo team manager, Lucio Cecchinello, si è passato nervosamente una mano sul volto. I genitori all’interno del box, la commozione difficile da trattenere. Attorno al circuito, con gli occhi incollati sulla pista e sui maxischermi, oltre 100mila spettatori della sua stessa nazionalità col fiato sospeso, pronti a esplodere in un boato di festa.

Un minuto e 50 secondi più tardi, completato il giro finale, quelle grida si sono alzate dal circuito di Le Mans per salutare il successo di un francese nel GP di casa. Nella classe regina non succedeva dal 1954, quando a riuscirci era stato Pierre Monneret.

La seconda posizione è andata a Marc Marquez (Ducati Lenovo Team), terzo l’esordiente Fermin Aldeguer (BK8 Gresini Racing MotoGP), al suo sesto Gran Premio nella top class.

La pioggia cambia tutto
La tensione è stata alta ancora prima del via, con una leggera pioggia a rendere tutto più difficile. La scelta da affrontare: partire con pneumatici slick oppure rain?

Quando hanno lasciato la griglia per il giro di riscaldamento, i piloti erano tutti in assetto da asciutto. Ma si sono ritrovati a guidare sulle uova. Rientrati ai box per cambiare, hanno portato alle bandiere rosse.

Pochi minuti dopo, avviata la seconda procedura di partenza, le cose sono cambiate di nuovo, con la pista che sembrava migliorare. Dopo essere usciti dalla pitlane per il giro di allineamento con gomme da pioggia, la maggior parte dei piloti è rientrata per cambiare moto, incassando così un doppio long lap come penalizzazione.

Fra loro il poleman Fabio Quartararo (Monster Energy Yamaha MotoGP), il leader iridato Marc Marquez e suo fratello Alex (BK8 Gresini Racing MotoGP), secondo nella corsa al titolo. Sono partiti con gomme slick, come la maggior parte della griglia.

Con pneumatici rain, e senza penalità da scontare a differenza di parecchi colleghi, Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo Team), terzo nella classifica generale. Idem per Jack Miller (Prima Pramac Yamaha), una specialista nelle condizioni miste, e Zarco.

Bagnaia colpito
I tre hanno avuto uno spunto più fiacco rispetto a chi è partito con la moto da asciutto, perdendo posizioni. Alla terza curva Bagnaia è stato centrato da Enea Bastianini (Red Bull KTM Tech3) ed è finito a terra. Joan Mir (Honda HCR Castrol), per schivare l’incidente, ha corretto la sua traiettoria colpendo Zarco, finito nella ghiaia e rientrato in pista fuori dalla zona punti. Il pilota del team Castrol LCR Honda si era avviato dall’undicesima casella della griglia.

Nelle prime fasi le condizioni insidiose, le penalizzazioni e i cambi di moto hanno visto diversi piloti alternarsi in testa. Fra loro Quartararo, caduto al quinto passaggio mentre era secondo.

Zarco davanti dopo il caos
La situazione si è stabilizzata a circa un terzo di gara, quando i piloti hanno potuto esprimere il proprio passo, la pioggia più insistente (chi era partito con le slick è dovuto rientrare per passare alle rain). Zarco, azzeccata la scelta degli pneumatici e nonostante i guai in avvio, si è trovato al comando con circa sette secondi di margine su Miguel Oliveira (Prima Pramac Yamaha), che nei giri a seguire è calato scendendo di diverse posizioni prima di cadere all’ultima curva, proprio dove era finito KO il compagno di marca Quartararo. Anche Miller è finito a terra in quel punto del tracciato.

Marc Marquez, in seconda posizione, ha visto i secondi di distacco da Zarco aumentare col passare dei giri. Una decina al 14esimo, dodici al 17esimo, venti al 20esimo.

Al ventunesimo dei 26 passaggi previsti, poi, il primo errore di Alex Marquez, caduto mentre era terzo. Risalito in sella, si è ritrovato in sesta piazza ma è finito di nuovo a terra qualche giro più tardi.

Il recupero di Aldeguer
Sul gradino più basso del podio a quel punto c’era Pedro Acosta (Red Bull KTM Factory Racing), che montava però una posteriore rain media e non morbida, come i primi due e come Aldeguer, quarto, che stava recuperando terreno. In circa cinque giri il numero 54 ha ricucito una distacco di sei secondi e spinto il connazionale della KTM fuori dalla zona podio. Per il rookie la prima top 3 nella classe regina.

Quarto sotto la bandiera a scacchi Acosta, che ha preceduto il compagno di marca Maverick Vinales (Red Bull KTM Tech3). Sesta la wildcard Takaaaki Nakagami (Honda HRC Test Team).

“È stata una bella gara e un buon risultato. Peccato per il calo di prestazioni con le gomme da pioggia media, altrimenti avremmo potuto fare qualcosa di meglio, ma in ogni caso questa gara ha messo in luce alcuni aspetti interessanti. Vorrei ringraziare tutta Aprilia, il reparto corse e il team, perché stiamo lavorando al 100% per far crescere la moto. Vorrei dedicare questo buon risultato in particolare a Fabrizio Borra, il mio fisioterapista che conoscevo da quando ero bambino e che purtroppo ci ha lasciati”.
Lorenzo Savadori – P9

Enea Bastianini

“Gara pazzesca! Oggi sono successe molte cose, con il tempo che cambiava continuamente: un minuto pioveva e poi smetteva. Abbiamo iniziato il giro di riscaldamento con le gomme slick, poi ha piovuto, quindi abbiamo cambiato moto, ma dopo è stato un disastro e abbiamo cambiato di nuovo. La situazione era difficile da gestire per tutti, siamo caduti due volte, purtroppo coinvolgendo Pecco (Francesco Bagnaia) alla partenza, per cui dovrò scontare una penalità nel prossimo round. Ma alla fine sono comunque riuscito a portare a casa qualche punto con il 13° posto. Oggi abbiamo cercato di dare il massimo, il nostro ritmo era buono una volta terminato il caos, anche se avremmo potuto adottare una strategia migliore fin dall’inizio, ma è andata così! Concentriamoci sul fare un buon lavoro tutti insieme a Silverstone”.
Enea Bastianini – P13


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