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MOTOGP – SPRINT: Una prima fila tutta italiana non basta: la Sprint va a Martin
Dopo sei secondi posti consecutivi, fra Tissot Sprint e gare, Jorge Martin ha detto basta: a Misano si è preso l’oro del sabato vincendo davanti a Francesco Bagnaia e Franco Morbidelli, che ha completato un podio deciso all’ultimo giro.
Lo spagnolo, leader della classifica iridata, ha costruito il successo dai primissimi metri: il suo spunto, dalla quarta casella dello schieramento, ha sorpreso tutta la prima fila. Subito davanti, l’asso del team Prima Pramac Racing è stato seguito come un’ombra da Bagnaia per circa metà dei 13 giri previsti. Poi l’italiano del Ducati Lenovo Team ha iniziato a perdere metri, tagliando il traguardo a oltre un secondo da Martin: da tenere in considerazione le sue condizioni fisiche, non al meglio dopo un incidente che domenica scorsa l’ha coinvolto ad Aragon insieme a un altro pilota.
Staccata decisiva
Il bronzo della Tissot Sprint è andato a Morbidelli, che nei primi frangenti ha tenuto il passo della coppia di testa. Nel finale l’italiano è stato raggiunto da Enea Bastianini (Ducati Lenovo Team), in risalita dopo una partenza dall’ottava casella: all’ultimo giro il riminese ha tentato il sorpasso sul numero 21 nella staccata della curva della Quercia, dove si decelera da 300 a 80 km/h circa. Ha però esagerato ed è andato lungo, permettendo al connazionale di rimettersi davanti e chiudere sul podio.
Marc Marquez nei primi 5
La quinta posizione finale è andata a Marc Marquez (Gresini Racing MotoGP™), che dopo un incoraggiante spunto iniziale dalla casella numero 9 della griglia ha perso il treno dei migliori. Scivolato di nuovo in nona posizione, è risalito chiudendo a oltre 6 secondi dal vincitore Martin.
Bezzecchi KO
Marco Bezzecchi (Pertamina Enduro VR46 Racing Team), partito dalla prima fila insieme al poleman Bagnaia e a Morbidelli, è caduto al quinto giro mentre navigava nella parte bassa della top ten.
MOTOGP – RACE: Secondo acuto di fila per Marc Marquez
È successo fra il settimo e l’ottavo giro: quando i piloti hanno iniziato a guidare sulle uova, il Gran Premio Red Bull di San Marino e della Riviera di Rimini è entrato nel vivo registrando i principali episodi che ne hanno definito gli sviluppi, con un netto rimescolamento delle carte in tavola.
A innescare tutto: la pioggia, caduta leggera per qualche minuto.
Chi sale
A trarne vantaggio è stato Marc Marquez, pronto a un recupero lampo. Quando l’asfalto del circuito di Misano ha iniziato a bagnarsi, l’asso del team Gresini Racing MotoGP™ ha infilato tutti gli avversari che lo precedevano: nell’ottavo giro ha messo a segno quattro sorpassi, portandosi da quinto a primo.
Chi scende
A perderci più di chiunque altro è stato invece Jorge Martin (Prima Pramac Racing), rientrato in pitlane al termine del settimo giro per salire su una GP24 equipaggiata con pneumatici rain. Quando l’ha fatto, l’iberico ha ignorato la mossa del leader della corsa Francesco Bagnaia, che lo precedeva con i colori del Ducati Lenovo Team ed è rimasto in pista con le slick. Per il numero 89 è stata una mossa fatale che l’ha relegato al quindicesimo posto finale, dopo averlo costretto a rientrare una seconda volta per risalire sulla moto con cui era partito.
Disastro sfiorato
Gare opposte, dunque, quelle dei due spagnoli: e pensare che al sesto giro, prima della pioggia mai caduta con insistenza, le cose sembravano destinate a evolversi in un modo ben diverso: in testa, Bagnaia e Martin avevano pochi decimi a dividerli e sembravano poter offrire un duello da portare fino alla bandiera a scacchi. Un indizio al secondo giro, quando i due, troppo vicini, hanno rischiato il patatrac all’ingresso della curva 2.
Cambia tutto
Poi, dalle nuvole grigie che coprivano il tracciato, le prime gocce di pioggia: il meteo ha riavvicinato tutti i piloti, e chi ha scelto di non cedere alla tentazione di affidarsi alle rain ha avuto ragione. A farlo sono stati in pochi: fra i big, solo il leader iridato Martin.
Di lì in poi, in ogni caso, le cose davanti non sono state affatto scontate: per oltre due terzi di gara Bagnaia si è mantenuto a circa mezzo secondo dal numero 93. Nel finale, poi, l’otto volte campione del mondo ha messo il turbo piegando l’avversario. Sul traguardo, a dividerli, oltre tre secondi.
Bastianini da 9° a 3°
Il terzo gradino del podio è andato ad Enea Bastianini (Ducati Lenovo Team), che dopo il caos dell’ottavo giro si è progressivamente affermato dietro al duo di testa. A metà gara si è avvicinato portandosi a circa un secondo dal compagno di squadra Bagnaia, ma al ventesimo passaggio ha alzato bandiera bianca e gestito il vantaggio sugli inseguitori.
Il quarto posto finale è andato a Brad Binder (Red Bull KTM Factory Racing). Dietro di lui Marco Bezzecchi (Pertamina Enduro VR46 Racing Team), Alex Marquez (Gresini Racing MotoGP™) e Fabio Quartararo (Monster Energy Yamaha MotoGP™), il trio raccolto in meno di un secondo al traguardo.
Sbagliano Morbidelli a Acosta
Fra i protagonisti della corsa, nelle prime fasi, anche Franco Morbidelli (Prima Pramac Racing) e Pedro Acosta (Red Bull GASGAS Tech3), coinvolti in un contatto al secondo giro quando erano in lotta per il terzo posto: alla curva 4 lo spagnolo si è affacciato all’interno dell’italiano, che però ha chiuso la porta colpendo la RC16 dell’avversario, l’aletta sinistra volata via. Acosta è poi caduto al quarto giro, Morbidelli tre passaggi più tardi.
“È stata una gara piuttosto strana e inaspettata, ma comunque divertente. All’inizio della gara non ero del tutto fiducioso, perché al mattino ho avuto qualche problema di stomaco, ma ho fatto in modo che non mi condizionasse mentalmente. Una volta arrivata la pioggia e vista la caduta di Franco, ho pensato di spingere senza esagerare. La tentazione di rientrare ai box per il cambio moto c’era, ma per fortuna ho scelto di rimanere in pista. Verso la fine, con la gomma posteriore morbida, ho sentito il calo di aderenza, ma sono comunque felice di essere riuscito a salire sul podio davanti al pubblico di casa e vorrei ringraziare la squadra e i tifosi per tutto il supporto che mi hanno dato.”
Enea Bastianini – P3
“Peccato perché la mia partenza era stata buona e mi trovavo in una posizione decente. Avremmo potuto fare una buona gara perché stavamo spingendo in avanti, ma purtroppo con la pioggia sono caduto all’ultima curva. Domani abbiamo il test e sarà importante sfruttare questa mezza giornata per Misano ‘due’ e per il resto della stagione”.
Augusto Fernández NC
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