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MOTOGP – SPRINT: In Qatar brilla la stella di Martin: sua la prima Sprint
Tre diversi marchi sul podio della prima Tissot Sprint del 2024, con Jorge Martin che porta alla vittoria la Ducati del team Prima Pramac Racing regolando Brand Binder, sulla RC16 targata Red Bull KTM Factory Racing, e Aleix Espargaro, ufficiale Aprilia Racing.
Per il numero 89 è il decimo oro del sabato, ottenuto nel Gran Premio Qatar Airways del Qatar, corso in notturna, al termine di undici giri iniziati dalla pole position e trascorsi tutti in testa, dall’inizio alla fine.
Sui 5,38 km del circuito di Lusail, Binder ha fatto l’elastico mantenendo il distacco entro qualche decimo, ma mai tentando l’attacco.
Per Espargaro, invece, un finale in crescendo che negli ultimi giri l’ha visto risalire dalla quinta piazza e piegare due rivali, fino a minacciare il secondo posto. All’ultima curva della penultima tornata l’iberico in sella alla RS-GP ha infilato il campione del mondo Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo Team), scivolato così fuori dal podio. All’ottava, mentre era quinto, aveva invece approfittato di un errore di Marc Marquez (Gresini Racing MotoGP™).
Il numero 93, al suo primo Gran Premio in sella a una Ducati, ha chiuso quinto col sorriso: nelle prime fasi un corpo a corpo fatto di sorpassi e repliche con Fabio Di Giannantonio (Pertamina Enduro VR46 Racing Team), poi un recupero che prima dell’errore (una sbavatura all’uscita della curva 13) l’aveva visto infilare Enea Bastianini (Ducati Lenovo Team) ed Espargaro, poi pronto ad approfittare del passo falso.
Sesto sotto la bandiera a scacchi Bastianini, autore di un inizio promettente ma poi evaporato. A seguire Alex Marquez (Gresini Racing MotoGP™), davanti al rookie Pedro Acosta (Red Bull GASGAS Tech3). L’ultimo punto disponibile a Maverick Vinales (Aprilia Racing), nono.
Di Giannantonio, qui vincitore nel novembre scorso di domenica, è caduto al terzo giro, vittima di un highside alla curva 11.
MOTOGP – RACE: Bagnaia sulla luna: vince il primo GP del 2024 nella notte del Qatar
Che Francesco Bagnaia avrebbe venduto cara la pelle è stato chiaro dalle prime quattro curve del Gran Premio Qatar Airways del Qatar.
Terzo alla prima staccata dopo essere scattato dalla quinta casella, è stato protagonista insieme a Brad Binder (Red Bull KTM Factory Racing) di un momento da infarto all’uscita della curva 2. L’italiano all’interno, il sudafricano appaiato all’esterno. La RC16 del numero 33 ha iniziato a scodare e il contatto fra i due è stato solo sfiorato.
Il campione del mondo in carica due curve più tardi ha strappato la prima posizione al leader Jorge Martin (Prima Pramac Racing), per poi guidare tutta la gara. Il momento decisivo al nono dei 21 giri previsti, quando ha dato uno strappo dal quale è emerso con circa un secondo di vantaggio. Un margine che ha poi amministrato fino alla fine, mentre dietro i rivali non si risparmiavano.
A spuntarla è stato Binder, secondo davanti al poleman Martin. Durante la gara la coppia si è scambiata le posizioni diverse volte, soprattutto nella fase centrale: schermaglie, le loro, che non li hanno di certo aiutati nell’arginare la fuga di Bagnaia, primo e intoccabile.
A due giri dalla fine sembrava che Martin, terzo, dovesse guardarsi le spalle da Marc Marquez (Gresini Racing MotoGP™), vicino e minaccioso. Ma è successo l’opposto: l’otto volte campione del mondo non è riuscito ad avvicinarsi abbastanza per tentare l’attacco sul connazionale, mentre il numero 89, vincitore ieri della Tissot Sprint, ha ricucito a sorpresa diversi decimi su Binder, che aveva un margine di circa un secondo.
All’ultimo giro il secondo posto per lui era alla portata, ma il sudafricano non s’è fatto sorprendere.
Quinto, dietro a Marc Marquez, un Enea Bastianini (Ducati Lenovo Team) mai realmente della partita, nonostante abbia tenuto il ritmo dei primi nelle fasi iniziali. L’italiano ha poi perso terreno fino alla settima posizione, riprendendosi nel finale.
Vittime del riminese, nella seconda metà di gara, sono stati Alex Marquez (Gresini Racing MotoGP™), che ha chiuso sesto, e Pedro Acosta. L’esordiente del team Red Bull GASGAS Tech3 è stato autore di una prima parte di gara scatenata nella quale ha rimontato dalla parte bassa della top ten alla quarta piazza, infilando uno dopo l’altro i rivali. Dal quattordicesimo giro ha però rallentato, la sua RC16 che sembrava aver finito la gomma posteriore. Ha chiuso nono dietro a Fabio Di Giannantonio (Pertamina Enduro VR46 Racing Team), settimo, e Aleix Espargaro (Aprilia Racing), ottavo dopo aver ottenuto il bronzo, ieri, nella Sprint.
La distanza di gara era stata ridotta da 22 a 21 giri a causa di un problema che aveva coinvolto, a pochi secondi dal via, Raul Fernandez (Trackhouse Racing), alle prese con alcuni capricci sulla sua Aprilia. L’episodio aveva portato a una nuova procedura di partenza.
“Siamo contenti a metà. È stata una gara difficile: Non riuscivo a fermare la moto come volevo e questo mi ha impedito di spingere al massimo. Poi ho cercato di risparmiare le gomme per gli ultimi giri, ma col senno di poi non è stata la scelta giusta, visto che il calo era molto più basso rispetto a ieri. È un peccato perché avrei potuto sicuramente fare qualcosa di meglio, ma devo accontentarmi di questa posizione finale. Le nostre aspettative erano più alte, ma cercheremo di fare meglio nella prossima gara; una volta arrivati a Portimão, avremo un quadro più chiaro su come fare un ulteriore passo avanti”.
Enea Bastianini – P5
“Un po’ meglio. So che siamo ancora lontani e che oggi non abbiamo ottenuto punti, ma questa è la sensazione migliore che ho avuto quest’anno con la moto 2024. Sto iniziando a ricevere i feedback e la squadra sta lavorando duramente per darmi ciò di cui ho bisogno e sto lavorando duramente per adattarmi se devo portare qualcosa di diverso per essere più veloce. Prendiamo gli aspetti positivi e abbiamo una base da cui partire a Portimao”.
Augusto Fernández – P17
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